Perché Amazfit GTR 3 Pro è migliore di Apple Watch 7

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Amazfit GTR 3 Pro è l’ultimo smartwatch di Zepp Health (ex Huami). L’azienda ha deciso di puntare in alto con un dispositivo indossabile di fascia alta e in effetti ha fatto la scelta giusta. Mancava a catalogo uno smartwatch in versione Pro che potesse dare quel je ne sais quoi in più rispetto alla concorrenza. Chiaramente, il confronto con Apple Watch 7 è inevitabile anche se in questa sede non faremo un vero e proprio confronto. Qui analizzeremo alcuni punti per i quali crediamo che Amazfit GTR 3 Pro sia migliore di Apple Watch 7. Andiamo a scoprirli

Amazfit GTR 3 Pro è lo smartwatch top di gamma che se la batte (e forse vince) con Apple Watch 7: ecco perché crediamo che sia migliore

Amazfit GTR 3 Pro possiede delle funzionalità che Apple Watch 7 non ha. Come detto, non è nostro interesse fare un confronto analitico, bensì far vedere che esistono delle alternative in commercio ad un prezzo inferiore. Questo non significa chiaramente che affermiamo che Amazfit abbia smartwatch migliori in assoluto. Però una delle cose da guardare (e sicuramente ci darete ragione) è anche il prezzo. Detto questo, che cosa troviamo sull’Amazfit GTR 3 Pro che non troviamo su Apple Watch 7?

dati relativi al monitoraggio del sonno: come altri smartwatch del colosso cinese, l’ultimo dispositivo indossabile del brand ci dice più cose relative al sonno. Può infatti monitorare le fasi della dormita, monitorare la qualità della respirazione durante il sonno e dare suggerimenti per migliorar e le abitudini durante la notte. Inoltre, questi dati possono essere visualizzati in maniera veloce e semplice direttamente sullo smartwatch. Dall’altra parte, Apple Watch 7 permette sì di vedere i dati, ma non tutti quelli che abbiamo detto

poc’anzi. Lo smartwatch di Apple di settima generazione ci dice solo quante ore abbiamo dormito;
PAI: una parola che descrive tutto. Lo scorso anno abbiamo analizzato nel dettaglio che cosa è la funzione PAI di Amazfit. Anche l’Apple Watch 7 ha una funzione simile chiamata “Anelli”, ma quella di Amazfit è decisamente più “analitica. 7 giorni su 7 il dispositivo ci dirà che il nostro obbiettivo è quello di raggiungere il punteggio di 100. Oltre a ciò, il punteggio PAI può essere personalizzato in base alle esigenze e alle caratteristiche fisiche dell’utente;

sensore di temperatura: Amazfit GTR 3 Pro è dotato di sensore per la misurazione della temperatura corporea. Questa funzione è stata introdotta pochi anni fa ed è tornata davvero utile in un momento in cui la temperatura corporea è divenuta uno dei primi parametri per controllare l’andamento dell’epidemia. Ricordiamo che il brand consiglia di tenere la misurazione attiva per circa 15 minuti al fine di avere un dato corretto e più accurato possibile;
pisolini: sia Amazfit GTR 3 Pro che Apple Watch 7 hanno una funzione che permette di monitorare i pisolini. Ma mentre il primo lo fa in automatico, il secondo necessita di una sorta di schedule da creare sull’iPhone;
monitoraggio dello stress: una funzione sempre più richiesta è quella che monitora lo stress dell’utente. Amazfit GTR 3 Pro è dotato di questa funzionalità proprio come altri smartwatch top di gamma (si veda il Galaxy Watch 4 di Samsung). Lo stress può essere regolato grazie a degli esercizi di respirazione. Lo smartwatch stesso supporta l’utente durante questi esercizi. Tale funzionalità non è supportata (nativamente) da Apple Watch 7.

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