Xiaomi si sta espandendo nel settore automobilistico con l’annuncio di nuove marche commerciali, tra cui Titan, Gigafactory ed EV Hyperfactory. Queste mosse segnano un nuovo capitolo per l’azienda, allargando i suoi orizzonti oltre il settore della telefonia mobile e dei gadget elettronici. Ma si tratta davvero di marchi automobilistici? Secondo me no, proprio come Tesla.
Xiaomi sta spingendo sull’acceleratore, nel vero senso della parola
Recentemente, l’azienda ha depositato richieste per registrare una serie di marchi, che includono Xiaomi Automobile Gigafactory, Xiaomi EV Hyperfactory, Xiaomi Titan, Xiaomi Titan Alloy e Xiaomi Super Motor. Queste richieste, attualmente in attesa di approvazione presso l’Ufficio Marchi dell’Amministrazione Nazionale Cinese per la Proprietà Intellettuale, indicano una strategia chiara e ambiziosa dell’azienda nel settore automobilistico.
Già nel luglio 2019, il colosso cinese aveva esteso il suo raggio d’azione includendo la vendita di autoricambi. Il 12 novembre 2020, l’azienda ha fatto un ulteriore passo avanti, depositando una richiesta di brevetto per elettrodi per batterie al litio e batterie al litio. Seguendo questa traiettoria, il 30 marzo 2021, ha poi annunciato un investimento di 10 miliardi di yuan nel corso dei prossimi 10 anni per la produzione di automobili, con l’obiettivo di posizionarsi tra i primi cinque produttori di automobili a livello mondiale.
Il percorso di Xiaomi nel mondo dell’automobile ha raggiunto un momento significativo l’anno scorso con la presentazione della prima modello di automobile Xiaomi SU7. Durante la conferenza ufficiale a dicembre, Lei Jun ha presentato cinque tecnologie chiave del suo prodotto: trasmissione elettrica, batteria, pressofusione su larga scala, cabina intelligente e guida autonoma. Lei Jun ha anche sottolineato che Xiaomi è l’unico produttore di automobili in Cina ad aver iniziato la produzione di massa di leghe sviluppate internamente.
Il primo grande progetto di Xiaomi dopo l’annuncio ufficiale della sua entrata nel settore automobilistico è stato lo sviluppo del “super motore”. Questo progetto ha portato alla creazione di due motori, l’Hyper Engine V6 e V8, ora prodotti in serie.
In aggiunta, Xiaomi ha sviluppato in autonomia una nuova piattaforma ad alta tensione in carburo di silicio, capace di raggiungere un voltaggio massimo di 871 V. L’azienda sta anche collaborando con CATL per lo sviluppo congiunto di un blocco batterie ad alta tensione da 800 V. Da sottolineare è anche la costruzione di un proprio impianto di produzione di batterie da parte di Xiaomi.
Ma il brand lancerà nuove auto? No, la risposta è semplice. I marchi che l’azienda ha richiesto di registrare potrebbero (e anzi, lo sono sicuramente) riferiti a tecnologie che verranno poi utilizzate sui modelli di auto elettriche. Oltretutto, Gigafactory e Hyperfactory non possono essere nomi di prodotti e lo sappiamo grazie a Tesla: la Gigafactory di Tesla non è che una fabbrica in Nevada, la più grande in assoluto tra l’altro.
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