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Elon Musk sfida OpenAI e Microsoft: TruthGPT sarà il rivale “sincero” di ChatGPT

elon musk truthgpt

Vi ricordate la lettere firmata da oltre 1.000 persone, fra cui Elon Musk, che chiedeva a OpenAI di mettere in standby il progetto GPT per la paura che l'intelligenza artificiale prenda il sopravvento? Se da un lato il patron di Twitter, Tesla e SpaceX esprime timore per i risvolti che l'IA sta prendendo, dall'altro si muove in direzione opposta nella creazione di una sua alternativa a Microsoft, OpenAI e Google e ai rispettivi Bing, ChatGPT e Google Bard.

TruthGPT sarà il contraltare di ChatGPT di Elon Musk: il focus sarà la verità assoluta

Probabilmente nessuno si sorprenderà nello scoprire che Elon Musk stia cercando di compiere tale traguardo: dopotutto parliamo di un imprenditore che ha (o ha avuto) le mani in pasta nel mondo dei social network, delle auto elettriche, dei viaggi spaziali, delle interfacce neurali, dei tunnel sotterranei, dei pagamenti digitali e di tutte le diramazioni che ne conseguono. Forse non tutti sanno che Elon è proprio uno dei co-fondatori di OpenAI, quando nel dicembre 2015 veniva creata sotto forma di no profit, salvo poi diventare un'azienda for-profit nel 2019; nel frattempo, Musk se n'era andato un anno prima a causa del possibile conflitto d'interessi che ne sarebbe potuto nascere nella creazione dell'IA per la piattaforma Tesla. Ma nonostante il suo coinvolgimento, già nel 2014 manifestava le sue apparenti preoccupazioni per il mondo delle intelligenze artificiali, affermando che “l'IA sia una minaccia molto grande per l'esistenza dell'umanità“.

A queste affermazioni seguì poi la fondazione di Neuralink, il cui obiettivo è quello di portare l'umano a essere “in simbiosi con l'IA” mediante un microchip neurale che evolva le capacità umane, con tutti i dubbi annessi. Le sue preoccupazioni sono state reiterate negli anni, specialmente nell'ambito militare, denunciando l'utilizzo dell'IA per la creazione di armi autonome e definendola “più pericolosa della bomba atomica“. Per quanto riguarda Tesla, dal 2021 è stato celebrato l'AI Day, in cui vengono annualmente illustrate le novità IA per il mondo automobilistico dell'azienda, con tanto di androidi altamente futuristici.

In seguito alla lettera inviata a OpenAI, si è scoperto che di sottecchi X.AI Corp ha acquistato 10.000 GPU, probabilmente il modello NVIDIA H100: considerato il costo di circa 10.000 dollari l'una, la spesa ammonterebbe attorno ai 100 milioni di dollari. Per i “comuni mortali”, i costi su eBay superano i 45.000 dollari, ma immaginiamo che un personaggio del calibro di Musk si sia rivolto direttamente alla fonte. Per chi non lo sapesse, X Corp è stata creata nel 2023 da Elon Musk ed è la compagnia che adesso possiede Twitter, rifacendosi al cosiddetto progetto X a cui Elon Musk sta lavorando da quando ha acquistato il social network; ne consegue che X.AI Corp è la suddivisione in materia di intelligenza artificiale, con il quartier generale che si divide fra i data center di Atlanta e di Oregon.

L'acquisto di un quantitativo tale di GPU non è stato fatto per creare migliaia di postazioni da gaming o per minare criptovalute (nonostante i forti legame fra Elon e il mondo crypto), bensì per la potenza di calcolo necessaria per creare sistemi IA che siano all'altezza di rivali del calibro di Microsoft e Google; per capirci, se Google decidesse di creare un motore di ricerca in stile ChatGPT avrebbe bisogno di milioni di GPU.

Per le fonti vicine alla questione, il progetto IA di Elon sarebbe ancora agli albori, ma prevedrebbe la creazione di un modello linguistico di grandi dimensioni in stile GPT, cioè una piattaforma in grado di creare testo, immagini, video e audio tramite input testuali e non solo. E nel mentre Twitter licenzia migliaia di dipendenti, arrivano le assunzioni di Igor Babuschkin e Manuel Kroiss, ex ingegneri della divisione IA DeepMind di Google.

Cosa voglia farci Elon Musk con questa IA non è ancora del tutto chiaro: si parla di migliorare la ricerca di Twitter ma soprattutto rimpolpare gli incassi pubblicitari con inserzioni create ad hoc sulla base della profilazione degli utenti. Dopo settimane di indiscrezioni, Elon Musk si è pronunciato ai microfoni di Fox News, annunciando ufficialmente la creazione di TruthGPT, un'alternativa a chatbot in stile ChatGPT. Nomen omen, come si suol dire: Elon afferma che sarà incaricato di andare “alla ricerca della verità” e di “creare più bene che male“, in quanto “capire la natura dell'universo” rende improbabile che l'IA “annichilisca l'umanità“. Non mancano altre frecciatine a OpenAI, accusata di essere “controllata da Microsoft“, di aver perso il suo scopo originale e di avere piegato GPT alle dinamiche del politicamente corretto.

Elon se ne sarebbe andato da OpenAI per questo, quindi, ma per altri la realtà sarebbe differente: secondo il report di Semafor, nel 2018 lui e Sam Altman (CEO di OpenAI) avrebbero litigato per il controllo dell'azienda a causa della perdita di terreno nei confronti di Google; alla richiesta di prenderne il controllo, gli altri co-fondatori si sarebbero opposti e questo avrebbe portato al ritiro di Musk e al ridimensionamento dei suoi investimenti, che da 1 miliardo scesero a 100 milioni. Da qui la scelta di OpenAI di diventare for-profit e trovare in Microsoft il partner ideale, fra le decine di miliardi investiti e la piattaforma cloud Azure su cui appoggiarsi.

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Questo articolo Elon Musk sfida OpenAI e Microsoft: TruthGPT sarà il rivale “sincero” di ChatGPT è stato pubblicato in origine su GizChina.it.

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