L'attenzione intorno a ChatGPT è sempre molto alta, soprattutto negli Stati Uniti dove alcuni istituti scolastici stanno iniziando a vietare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale bloccandone l'accesso. Per evitare abusi in questo campo, è nata una nuova app che prova a riconoscere il testo scritto con l'IA, in modo da smascherare chi ha deciso di prendere una scorciatoia per lo studio.
Attenti studenti! GTPZero riconosce i compiti scritti con ChatGPT
Edward Tian, uno sviluppatore indipendente di 22 anni, ha lanciato in questi giorni GPTZero: una web app in grado di riconoscere il testo scritto da ChatGPT per evitare che gli studenti possano abusarne durante i compiti.
Attualmente si tratta di una semplice versione beta che lavora principalmente sulla lingua inglese, ma lo sviluppatore ha assicurato che questo tool farà parte di una suite di strumenti dedicata al settore scolastico quando sarà ultimato.
Il funzionamento è molto semplice, l'insegnante può inserire il testo del compito incriminato e l'app analizzerà il grado di complessità, l'originalità del contenuto e la ridondanza delle parole per provare ad identificare l'autore.
Nei test che abbiamo condotto con questa applicazione, la storia scritta in italiano non è stata riconosciuta dal tool e giudicata autentica, mentre quella scritta in inglese è stata identificata come generata da una IA. Potete provare voi stessi questa web app collegandovi al sito ufficiale.
Questo strumento è ancora in fase embrionale, ma potrebbe rivelarsi molto utile sia in campo scolastico che nell'identificazione di eventuali fake news generate tramite l'intelligenza artificiale. Come abbiamo visto in passato, infatti, con ChatGPT è molto semplice generare anche codice malevolo e phishing.
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