È piattaforma social del momento: tutti ne parlano e tutti (o quasi) la utilizzano, specialmente giovani e giovanissimi. Una scelta obbligata per tanti influencer (ormai è fondamentale essere eclettici e provare ogni nuova piattaforma), ora nell'occhio del ciclone a causa di presunti problemi di privacy. TikTok è finita nel mirino dell'UE e rischia il ban in ben 27 paesi in Europa: ecco il motivo e che cosa sta succedendo in queste ore.
TikTok rischia il ban in 27 paesi in Europa: la privacy al centro della polemica
Secondo quanto trapelato di recente, ci sarebbe stata una videochiamata tra il CEO di TikTok Shou Zi Chew e il commissario UE Thierry Breton: al centro della questione, vari problemi di privacy nella piattaforma social. A riportarlo è niente meno che Reuters, quindi una fonte decisamente affidabile. Inoltre lo stesso Breton è attivo su Twitter. TikTok sarebbe a rischio ban in Europa: l'UE non esiterà a ricorrere al blocco dell'app social per salvaguardare la privacy dei cittadini europei. Questo il succo della questione.
In base a quanto riportato, l'UE pretende da TikTok una maggiore azione per proteggere la privacy e vuole che il colosso social si adegui a tutte le norme ed i regolamenti presenti nel DSA (Digital Services Act).
Cos'è il Digital Services Act?
Il DSA (la legge sui servizi digitali) è un nuovo regolamento relativo ai servizio digitali: è stato approvato ed introdotto in Europa a novembre 2022 e riguarda tante questioni spinose legate al mondo delle piattaforme digitali. Privacy degli utenti, disinformazione, contenuti illegali e tanto altro: ci sono regole ed obblighi proporzionati alla dimensioni della piattaforma di riferimento.
Ovviamente non mancano varie tipologie di sanzioni (con multe fino al 6% del fatturato globale annuo), volte a dissuadere le piattaforme dall'uso scorretto delle stesse e finalizzate a garantire il controllo dei contenuti da parte delle compagnie.
TikTok nel mirino: le dichiarazioni
TikTok – azienda parte di ByteDance – ha dichiarato di essere impegnata nel rispetto del DSA e di aver aumentato gli sforzi per allinearsi anche ad altre normative UE (tra cui quelle del GDPR). In realtà questo sarebbe solo uno dei vari incontri tenutosi tra la compagnia e i vertici UE: al centro del mirino ci sarebbero la sicurezza dei bambini, la privacy, la disinformazione, la trasparenza dei contenuti politici e ovviamente il già citato GDPR.
Questioni di sicurezza nazionale
Il motivo dietro le tante preoccupazioni da parte dell'UE risiederebbe nel collegamento tra ByteDance, società asiatica che controlla TikTok, e il governo cinese. Secondo alcune accuse, la compagnia avrebbe raccolto una grande mole di dati, poi finiti nelle mani delle autorità cinesi: trattandosi dell'app più scaricata al mondo (con oltre 3 miliardi di download), queste accuse non possono essere prese alla leggera.
Attualmente l'app social è bandita in India, Pakistan, Bangladesh e Azerbaigian mentre negli USA più di 20 stati hanno imposto il ban del software dai dispositivi governativi (vale anche per esercito e Congresso).
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